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You are the worst decision that I can ever make – he said – but I love you 

A volte le anime si appiccicano l’una all’altra vicendevolmente senza neanche avere un preavviso o un secondo di incertezza. Come se in un’altra dimensione si stessero manifestando scontri e incontri invisibili che determinano celatamente quello che succederà. Pensando che non esista un vero motivo, la ragione è completamente spazzata via, tutto è lievemente e imprudentemente abbandonato a quel che accade.

Una passeggiata lungo un grande corso d’acqua. Il paesaggio invernale è come in una pittura cinese, le montagne in lontananza si intravedono velate da una coltre di nuvole, mentre le foglie di ginkgo cadute durante l’autunno appena passato ricoprono di un colore giallo la stradina che costeggia il fiume, contrastando vivacemente il blu caliginoso del resto di quel che lo sguardo va a incontrare. Due aironi vengono a posarsi non lontano da me. 

Alla confluenza di due fiumi vedo una coppia di anime che sta godendo del tempo condiviso assieme. Lunghi cappotti dai colori scuri li proteggono dal freddo della stagione. Percependo la presenza l’uno dell’altra si sorridono mentre continuano il loro procedere.

Uno dei due si china a raccogliere una foglia e la lascia poi cadere nell’acqua, si guardano un’ultima volta e andando in due direzioni diverse scompaiono, svanendo nella foschia come fossero state due illusorie figure. Il fiume prosegue il suo corso e arriva fino alla foce, dove il mare si addentra nelle sue acque e dove si divide nuovamente, per sempre, in innumerevoli diramazioni. 

È difficile portare un fardello delle dimensioni di una persona, proprio non ti ci sta dentro, non c’è spazio. 

Rimangono dettagli di ricordi come se fossero tesori fatti di fuoco, si esita al richiamarli alla mente, quasi si avesse paura di andarli a osservare di nuovo, nonostante siano così belli. 

Rimangono immagini, suoni, percezioni condivise e odori, come della tua pelle che ha sempre avuto il profumo di casa.

Ti vedo ancora nei miei pensieri. E tutto è così reale. 

Due vite che si dividono, come un fiume alla foce che si getta nell’infinita preordinazione dell’esistenza, svanendo.

L’airone pesca un pesce, poi vola via. 


Luca Sartor

Esploratore indipendente, innamorato dei paesi e delle culture asiatiche. In viaggio da sempre, vivo da anni nel continente asiatico. Seguitemi su INSTAGRAM @lucadeluchis