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Una donna forte della Corea del Sud, innamorata della cucina tradizionale e con tante storie appassionati


Ms. Myoung Sook è una donna di 62 anni, nata ad Haenam nella provincia meridionale di Jeolla, nella Corea del Sud. “Finite le scuole superiori mi trasferii a Seoul, avevo 19 anni. Mia zia abitava qui, iniziai a lavorare nel suo negozio di vendita all’ingrosso di abiti e accessori.” 

Il suo volto cambia d’improvviso espressione, con voce strozzata continua “Durante quel periodo incontrai il mio primo amore. È ancora nei miei pensieri e nel mio cuore sebbene siano passati tutti questi anni. Io venivo da un paese di campagna e lui da una famiglia ricca, la quale si oppose fermamente alla nostra relazione, rendendola impossibile. Sua madre ci separò definitivamente: chiuse me in un hotel e lui in casa per una settimana così da farmi scomparire dalla vita del figlio, inoltre intercettava tutte le mie telefonate. Dovetti cedere.” Mi mostra una vecchia foto di lui, con le lacrime agli occhi. “Come se fosse ieri…” Aggiunge. “Ricordo pioveva e stavo passeggiando piangendo. Ero distrutta dal fatto di non averlo neanche potuto salutare un’ultima volta. Probabilmente ora vive negli USA. Quando mi sento stanca e triste passo ancora oggi davanti alla sua casa di allora.”

“Mia zia si trasferì a Long Beach in California, le chiesi di portarmi con lei ma mia madre non era d’accordo. Così rimasi a Seoul e dovetti riiniziare tutto da capo. Trovai lavoro presso un negozio di abbigliamento per donna, gestito da quello che divenne mio marito. Avemmo una bambina e dopo questo avvenimento decidemmo di sposarci, sebbene mio padre non fosse pienamente d’accordo. Ma non avevamo molte altre scelte. Era il 1988, ci sposammo nell’anno delle olimpiadi di Seoul. Nello stesso periodo nacque il mio secondo figlio.”

“Per 16 anni lavorai assieme a mio marito nel negozio di famiglia, allo stesso tempo mi prendevo cura dei miei figli. La vita non era facile, scoprì, purtroppo, che avevamo caratteri e idee completamente diverse. Lui voleva fare soldi in fretta e si indebitò con degli strozzini, creando molti problemi in famiglia. Inoltre viveva nella costante paranoia che lo stessi tradendo e a volte diventava violento, lanciando piatti e spaccando oggetti in casa. Volevo divorziare ma avendo due figli non volevo complicare ancora di più le cose.  Ero stressata e depressa. Mi sentivo sola, soffrivo molto, un periodo durissimo, volevo farla finita.” Divorziare in un paese chiuso come la Corea del Sud non è cosa semplice, soprattutto dopo aver dato alla luce dei figli. “La situazione era davvero insostenibile…finché un giorno la mia primogenita, che allora aveva 22 anni, mi prese di forza e mi portò fuori di casa. Non poteva più tollerare quello che stava accadendo.”

Ancora una volta la vita di Ms. Myoung Sook doveva, in un modo o nell’altro, ricominciare da capo…”Mi tirai su le maniche, soprattutto ora che vivevo con mia figlia e dovevo occuparmi di lei e dei suoi studi senza il supporto di mio marito. Mi assunsero nel ristorante di un Hotel. Iniziai come lavapiatti e dopo poco tempo mi trasferirono in cucina a confezionare dolci. Mi impegnavo molto e il manager dell’hotel se ne accorse, apprezzando il mio lavoro.”

“Mia madre amava cucinare e scoprì anche io di avere la stessa passione e bravura. Anche il direttore dell’hotel se ne accorse e mi propose di farmi studiare a spese loro, ma in cambio sarei dovuta rimanere per tre anni a lavorare con loro. Non accettai, ma pagai da me gli studi e ottenni la licenza come cuoco professionista. Così dopo qualche tempo mi ritrovai a fare da manager nel ristorante dell’hotel. Lavorai per loro per 13 anni in tutto, fu un bel periodo della mia vita, incontrai molta buona gente.”

Durante questi anni Ms. Myoung Sook si dedicò anima e corpo alla sua passione culinaria legata alla cucina tradizionale coreana. “Mi piace cucinare, soprattutto per gli altri. Mi rende felice. Condividere con altre persone il cibo che preparo per me è molto importante e appagante. Cerco sempre di creare le mie ricette personali, seguendo lo stile della cucina tradizionale coreana. Non ho mai voluto mischiare con cibo di altri paesi. Volevo creare ricette tipiche ma nel mio stile, utilizzando prodotti naturali e molta verdura e focalizzandomi su cibi semplici, con non troppi ingredienti, ma gustosi.
Ho appreso molto da mia madre, soprattutto per quel che riguarda le salse tradizionali coreane. Andavo in giro per vari ristoranti per assaggiare e prendere ispirazione dalle loro deliziose portate.
Oggigiorno troppe ricette sono mescolate con altre tradizioni da altri paesi, per creare lo stile fusion che tanto piace ai giovani, a me non è mai interessato questo genere di sapori”

Dopo 13 anni nel ristorante dell’hotel Ms. Myoung Sook prese un anno di riposo. “Ero molto stanca e provata fisicamente dal duro lavoro di tutto questo tempo.”

Un nuovo progetto la attendeva: “Decisi di intraprendere un’avventura come imprenditrice, scelsi la zona di Gangnam come area per aprire un ristorante di cucina tradizionale coreana tutto mio. Servivamo da mangiare per molte persone, era un progetto piuttosto grande dove investii tutto il denaro che avevo. Ero impegnatissima, gli affari andavano bene ma la gestione di un ristorante del genere in un’area super indaffarata come quella di Gangnam mi creò parecchio stress. Stavo inseguendo il denaro. Tutto questo creò una grande pressione nella mia vita che pagai con la mia salute. Presto mi ammalai gravemente e fui ricoverata in ospedale per un paio di mesi.”

“Fui anche operata, ricordo prima di entrare in sala operatoria il volto di mio figlio. Pregai, mi dissi che se fossi sopravvissuta avrei modificato il mio stile di vita.” Cosa che per fortuna successe. “Dopo questo periodo molte cose cambiarono. Mi ripresi e iniziai a non inseguire più il denaro come avevo fatto negli ultimi anni, realizzai che dovevo iniziare a vivere la mia vita.” 

Nel frattempo il ristorante era rimasto in mani di un manager incompetente e disonesto, che creò problemi finanziari a Ms. Myoung Sook  “ Dovetti chiudere dopo 8 anni di attività, era il 2015. Pagai i debiti vendendo la mia attività commerciale.”

Non tutti i mali vengono per nuocere, si suol dire “Dopo questo avvenimento e dopo che la mia salute migliorò decisi di cambiare area e aprii un nuovo piccolo ristorante nella zona di Seochon, nella parte Nord di Seoul. Questa volta molto più modesto. Solo pochi coperti, in un quartiere che ritengo speciale, dove la gente è molto più umana e cordiale rispetto a quelli della zona di Gangnam, dove tutti paiono dei freddi robot.”

Sebbene il guadagno fosse minore rispetto al passato la vita iniziò a prendere ritmi più leggeri e pacifici, inoltre qui incontrò molte persone che impararono a stimarla e amarla. “Mia figlia mi suggerì di non pensare troppo ai soldi, ma di lavorare per me stessa e per la mia passione: cucinare per gli altri. Iniziai vendendo dei semplici piatti di insalata e succhi di frutta naturali. Creai poi diversi menù tradizionali, mescolando i sapori della provincia di Jeolla dove sono nata, che sono piuttosto forti, con quelli apprezzabili da tutti, trovando un ottimo compromesso di gusti.
Anche se la gente apprezzava molto il cibo che cucinavo, avrei voluto fare di più per offrire dei pasti ancora migliori. Ci mettevo il cuore, tutte le volte che preparavo qualcosa pensavo ai miei clienti, ai loro volti, conoscevo tutte le loro preferenze personali.
Passai 4 anni davvero speciali, dove incontrai molte belle persone che diventarono buoni amici e cucinai per loro. Fu meraviglioso e appagante, ero felice finalmente.” Ho mangiato diverse volte a questo suo piccolo ristorante e posso garantire che tutto era decisamente grandioso e pieno di amore.

“Non inseguo più i soldi come prima facevo, preferisco spendere più tempo con buone persone e aiutare chi ha bisogno. Sono sempre stata in difficoltà nella mia vita, so quello che vuol dire patire questo tipo di sofferenza, quindi mi piacerebbe fare qualcosa per il prossimo.
Cucinare è il mio talento, mi piacerebbe servire e condividere il mio cibo con gli orfani e gli anziani senza famiglia. Vorrei anche insegnare alle giovani generazioni come cucinare il cibo tradizionale coreano, gratuitamente. Progetti che richiedono denaro e degli sponsor.
Inoltre continuo a studiare nuove ricette e leggo libri di giardinaggio, voglio coltivare il mio orto con le mie verdure da utilizzare per il mio cibo” 

Una vita davvero intensa quella di Ms. Myoung Sook, le chiedo se ha dei rimpianti. Sospira prima di rispondere: “Se potessi tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa vorrei poter vivere la mia vita con quella persona che incontrai quando avevo 19 anni, o perlomeno salutarlo come si deve. Inoltre vorrei essere stata più forte e più saggia nelle mie scelte del passato.”

Dopo i vari problemi finanziari e la svolta più modesta degli ultimi anni mi incuriosisce sapere cosa ne pensa del denaro: “I soldi sono qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno, ma possono distruggere le nostre vite. Se li insegui troppo, diventano tutto nella tua vita, che diventa arida. I soldi possono aiutarci a realizzare i nostri sogni, ma bisogna essere saggi nel modo con cui li si fanno e li si gestiscono.”

“Per me la vita è come una goccia di rugiada al mattino, così brillante! La vita ha alti e bassi, sofferenze e felicità, odi e amori, giovinezza e vecchiaia…ci sono così tante cose nella vita di una persona e molte sfaccettature, come in un diamante.”

Una persona decisamente forte di spirito, mi incuriosisce sapere dove trova tutte queste energie “Sono la prima di 6 fratelli e sorelle, ho sempre dovuto badare a loro quando ero piccola, una grande responsabilità che mi ha resa forte. Inoltre i miei figli mi hanno dato sempre la forza per andare avanti.”

Di recente Ms. Myoung Sook ha venduto il suo piccolo ristorante, dopo circa 5 anni di attività “I miei figli sono adulti, ho divorziato finalmente da poco dal mio primo marito, sono single, piena di salute ed energie, non ho attaccamenti, sono finalmente libera ora di fare quello che voglio. Ho avuto una vita difficile precedentemente, ma oggi sono felice e posso dedicarmi a nuovi progetti.”

E ora? “Quando ero piccola avevo un vicino di casa, nella mia città natale, col quale giocavo sempre, eravamo come migliori amici. Rimanemmo felici fino ai 6 anni di età circa, poi crescendo diventammo più timidi, ricordo che perfino incrociare il suo sguardo era difficile, quindi iniziammo a frequearci meno fino a che l’amicizia si interruppe.
Entrambi venimmo a vivere qui a Seoul, separatamente, ognuno per la propria strada, a volte ci si incontrava per qualche riunione tra amici, ma nulla di più…non mi ero più sentita vicina a lui come ai tempi che si giocava assieme, neanche quando, circa 12 anni fa, mi confessò che non mi aveva mai dimenticata e che ero sempre nel suo cuore. A volte mi mandava messaggi sul cellulare, ma non davo più molta importanza a lui.
Stava per arrendersi, ma un giorno dello scorso anno venne a sapere che avevo appena divorziato, così volle provare ancora una volta a contattarmi. Ma di nuovo non ero interessata.
Nello stesso periodo mio figlio che viveva con me andò a vivere da solo, iniziai a sentirmi sola e decisi che era tempo di incontrare nuova gente, ma sentivo che questi ultimi non erano troppo seri. Realizzai quanto la fiducia sia importante in un rapporto con un’altra persona e che quel mio amico, che conoscevo sin dalla mia infanzia, era del tutto affidabile.
Ora ci stiamo frequentando, tutto sta procedendo in maniera naturale, stiamo imparando a conoscerci poco alla volta. Lui si prende molta cura di me, conosco la sua famiglia che mi apprezza, stiamo pensando ad alcuni progetti insieme. Chissà, magari un giorno ci sposeremo, ma non voglio fare le cose troppo di fretta.”

Ms. Myoung Sook conclude “Tutti abbiamo i nostri talenti, dobbiamo imparare a metterli a disposizione degli altri, per prenderci cura del prossimo. Voglio arrivare all’ultimo momento della mia vita e non avere rimpianti.
E spero che tutti facciano lo stesso, vivere senza rimorsi, fare quello che ci rende felici e avere un’esistenza soddisfacente e senza paure.
Spero che possiate essere tutti felici. ”


Luca Sartor

Esploratore indipendente, innamorato dei paesi e delle culture asiatiche. In viaggio da sempre, vivo da anni nel continente asiatico. Seguitemi su INSTAGRAM @lucadeluchis