In un piccolo angolo del trafficato quartiere vecchio di Hanoi alcuni signori banchettano vivacemente in un ristorante locale bevendo Bia Hoi.
Il tempo è umido, ho la maglia appiccicata alla pelle sudata.
Tutto attorno i rumorosi scooter si dirigono in ogni direzione senza sapere cosa sia il frenare. Tutti di fretta, verso la loro prossima meta.
Una madre con una piccola in braccio attraversa decisa e sicura la strada, prosegue dritta senza neanche guardare se arrivino macchine o motorini, viene inghiottita dal traffico e rispuntata dall’altra parte della via. Indenne, come sempre accade qui.
Tutta la città è un colorato e sregolato complesso sistema di vite che si intrecciano. Ogni edificio ha al piano terreno un’attività commerciale che vende qualsiasi tipo di mercanzia. L’intera Hanoi è un mercato immenso senza spazi lasciati al non redditizio vuoto, le strade e i marciapiedi sono anch’essi stracolmi di articoli vendibili e traffico su due ruote e su due gambe.
I negozianti sono seduti di fronte alla loro fonte di reddito su bassi sgabelli di plastica colorata, attendono clienti, parlano fra di loro, se la ridono, mangiano, dormono fra la merce, riparano qualche pezzo che ha visto giorni migliori, sistemano la disposizione di qualche nuovo articolo appena arrivato, pesano, cucinano, misurano, si scattano un selfie, una signora dagli occhi profondi osserva il via vai costante di vite che non si sfiorano mai.
Di fianco a lei, sul movimentato marciapiede, un gatto è seduto sulle sue zampe posteriori, i suoi occhioni tranquilli e sereni mirano la strada, come incantato.
Spesso mi chiedo che cosa i gatti fissino, quali pensieri passino per le loro menti.
Qualcuno dice che noi esseri umani abbiamo un’anima e gli animali no…come si sarà mai stabilita un’idea simile? Probabilmente gente del genere non ha mai passato del tempo ad osservare un gatto che studia il mondo.
Chissà poi cos’è quest’anima della quale tutti parlano…solo un altro concetto che si ripete perché qualcuno ce l’ha trasmesso. Viviamo di queste cose noi umani, bloccati in una mente condizionata e conformata. Viviamo di immagini artificialmente indotte, non viviamo di vita pura e incondizionata come probabilmente fanno i gatti.
Inizia a piovere. La gente cerca riparo e si ferma…i veloci motorini si fermano…le venditrici ambulanti, coi loro cappelli di paglia a cono, che trasportano le merci da vendere sulle biciclette stracolme si fermano…per un istante la città è come immobile, niente più rumore.
Poi di fretta tutti ad indossare gli impermeabili colorati e in poco tempo tutto riparte e si riaccende. La capitale vietnamita ritorna piena di vitalità, sotto la pioggia.
Il gatto è rimasto lì, a contemplare.