Ho iniziato questa bizzarra vita nomade, piuttosto fuori dagli schemi, perché non voglio avere rimpianti. Voglio raggiungere l’ultimo giorno su questo strano pianeta, guardarmi indietro e dire…’fanculo, ne è valsa la pena!
Ho spesso preso le strade più difficili, lasciato situazioni che al momento erano comode, non ho mai guardato il fatto che i soldi siano pochi e che forse finiranno presto…e mi son sempre lanciato in nuove avventure, esperienze e situazioni che non avrei mai potuto sapere dove mi avrebbero portato di preciso, per cercare qualcosa che fosse più vicino a quello che è il mio personale stare in questo mondo, senza condizionamenti.
Pensando solo al fatto che non voglio avere rimpianti e non voglio arrivare a dire “forse sarebbe stato meglio provarci”. Le opportunità spesso si presentano una volta sola e poi non tornano, spesso non ti danno il tempo di valutarle, spesso è solo un tentare o non tentare.
Ricordo una puntata dei Simpson dove Homer rivolgendosi allo sconsolato Bart gli dice: “Figliolo, hai fatto del tuo meglio e hai fallito, la lezione è: mai provare”…a volte penso che abbia ragione. Che forse sarebbe meglio non tentare nulla di nuovo, di rimanere nelle situazioni comode, di non lanciarsi in nuove esperienze che potrebbero andare bene ma che potrebbero anche rivelarsi dei disastri totali.
Ma poi mi viene in mente tutto quello che è stato e come sarebbe la mia vita se non avessi fatto il primo passo verso nuove possibilità.
Credo sia importante seguire le proprie passioni e non fermarsi ai preconfezionati passaggi che vengono proposti come unica soluzione di vita: vai a scuola – trovati un lavoro – comprati una macchina – comprati una casa – sposati e fa figli. A qualcuno va bene, ma non credo siamo tutti portati per questo tipo di cose, soprattutto dopo aver incontrato tantissima gente non soddisfatta della propria esistenza, proprio perché hanno accettato questo schema.
La paura e la pigrizia ci bloccano, leggiamo libri o ascoltiamo oratori in varie conferenze, ripetiamo tutte le belle frasi e parole che abbiamo immagazzinato senza mai metterle in pratica. Sempre come se stessimo sognando, bloccati in un futuro che non arriverà mai se non ci si mette in azione da subito.
Viviamo per un tot di tempo che è limitato, anche se lo stile di vita che conduciamo pare quello di persone immortali, fatto di rimandare sempre tutto a domani, aspettare che le cose cambino da sole, sperare in un futuro migliore senza agire. Se non iniziamo a prendere decisioni, anche scomode, per seguire quello che davvero vogliamo e che ci possa rendere felici, che razza di vita sarà stata alla fine dei nostri giorni?
La nostra esistenza su questo pianeta non è solo fatta di tentare di costruire sicurezze, ma è anche fatta di cambiamenti, esplorazione e scoperta, come il gabbiano Jonathan Livingstone che voleva conoscere quali fossero i suoi limiti, senza nessuna paura di rimanere “piume ed ossa”.
Lo spettro chiamato fallimento è sempre lì, come un’ombra, a condizionare i nostri movimenti e le nostre decisioni. La paura di rimanere senza soldi, di essere soli, di ferirsi e soprattutto del giudizio degli altri, un’influenza esterna che ci blocca e ci fa fare quello che la maggior parte della gente vuole che facciamo, per non essere giudicati male.
Viaggiare, conoscere culture diverse dalla mia, venire a contatto con molte persone con differenti modi di pensare e agire, scoprire qualcosa di nuovo su me stesso e su quello che mi circonda è la mia passione. Questi sono solo i miei personali modi per cercare di realizzare quello che mi interessa.
Ma tutto questo ha un prezzo, fatto di cicatrici.
La “strada del provarci” non è così comoda, non tutte le situazioni vanno come previsto, non tutti i sogni sono semplici da realizzare, a volte ci si deve separare dalle cose per le quali si è dato tutto. Ci vuole impegno e determinazione, costanza e perseveranza che solo una volontà davvero forte può alimentare. Ma soprattutto non si devono avere paure.
A volte, o spesso, si fanno errori, ma è proprio qui dove la vita ci si piazza davanti a ricordarci che esistiamo. Dandoci un bel cazzotto ci sorride e ci mostra che quel gesto interpretabile come ostile era lì solo per scrollarci di dosso l’apatia e farci riemergere dal soporifero stordimento quotidiano.
Le cicatrici fanno crescere e ci rendono più consapevoli…e questo è l’altro motivo che mi ha spinto al tentare la mia personale avventura.
Trovate la vostra di passione, cosa amate, cosa vi fa sentire vivi e date tutte le possibilità alla vita di regalarvi le cicatrici che vi permetteranno di non avere rimpianti e non arrivare un giorno con il penoso e pesante pensiero: avrei dovuto provarci.
Scegliete quello che fra 20 o 30 anni non vi farà mai avere dolorosi e irriparabili rimpianti, non pensate solo a fare soldi o alle sicurezze quotidiane, ma considerate la felicità che un gesto di oggi potrà portarvi nel futuro.
Anche se a volte costa caro ne sarà comunque valsa la pena provarci.